Con qualche ora di anticipo mercoledì 13 dicembre, il Ministero della Cultura ha annunciato che l’Alta Valle del Tevere non sarà tra le aspiranti finaliste per la proclamazione di Capitale italiana della Cultura 2026.
Il progetto dell’Alta Valle del Tevere, vedeva il coinvolgimento di 7 comuni della Valtiberina Toscana e 8 dell’Altotevere umbro ed era principalmente concentrato sul tema della spiritualità, visto che il 2026 coincide proprio con le celebrazioni per l’ottavo centenario della morte di San Francesco. Ma la giuria, presieduta da Davide Maria Desario (giornalista e scrittore), ha selezionato altri 10 comuni che verranno convocati il 4 e il 5 marzo 2024 per le audizioni pubbliche.
“Tutto il lavoro fatto avrà seguito perché tutti e 15 i Comuni hanno saputo mettere insieme competenze e conoscenze, con una contaminazione interculturale mai avuta prima per l’AltoTevere” ha commentato il viceSindaco con delega alla Cultura Annalisa Mierla che ha poi aggiunto “le Associazioni Culturali di Umbertide hanno rivestito un ruolo importantissimo, pieno di fattiva propositività, come non poteva essere altrimenti conoscendole!hanno rivestito un ruolo importantissimo, pieno di fattiva propositività, come non poteva essere altrimenti conoscendole!”.
Quindi un buon punto da cui ripartire perché, il progetto Alta Valle del Tevere non è stato ideato pensando solo alla Capitale italiana della Cultura 2026, ma anche per promuovere il nostro territorio unendo la forza di 15 comuni che hanno dimostrato di poter lavorare insieme, condividendo obiettivi comuni per il bene di tutti.
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