E' stato presentato presso la Biblioteca Comunale il Progetto di Rilevante Interesse Nazionale (PRIN) dal titolo “Abitare i margini, oggi. Etnografie di paesi in Italia” organizzato dal Dipartimento di Filosofia, Scienze Sociali Umane e della Formazione dell'Università degli Studi di Perugia.
La presentazione è stata aperta dai saluti del sindaco di Umbertide Luca Carizia e ha visto la presenza del professor Daniele Parbuono (principal investigator del Prin), del professor Massimiliano Minelli e delle ricercatrici dottoressa Raissa De Gruttola e dottoressa Elisa Rondini.
“Quello di oggi è l'inizio di un percorso di studio importante che coinvolge anche il nostro territorio – ha detto il sindaco Carizia – Colgo l'occasione per dare il benvenuto e per augurare buon lavoro all'Unità di Ricerca dell'Università degli Studi di Perugia impegnata nel progetto”.
“Il progetto – ha affermato il professor Parbuono - è finalizzato a comprendere strategie innovative e di avanguardia dell’abitare prodotte in luoghi marginali, intesi come spazi dove esplorare il presente e possibili scenari futuri. Questa indagine antropologica è volta a comprendere percezioni, concezioni e pratiche dell’abitare contemporaneo in contesti di vita periferici e di piccole dimensioni, problematizzando la nozione di margine ed esplorando processi innovativi di produzione culturale e di creazione di socialità”.
“Sul piano scientifico – ha spiegato il professor Minelli - la ricerca intende proporre un ripensamento dei concetti antropologici di margine e abitare, così come del rapporto fra città e campagna, fra nuove e vecchie generazioni”.
La ricerca etnografica, coinvolgerà 16 paesi collocati in diverse aree d’Italia (aree del nord, del centro, del sud e delle isole) e durerà 36 mesi con lo scopo di comprendere e studiare da un lato la qualità della vita e del benessere degli abitanti e dall’altro capire nel dettaglio la vita sociale, culturale e la reale attitudine di presa in cura del territorio.
Lo studio prevede che i ricercatori si trasferiscano fattivamente nei piccoli borghi, frequentando piazze e luoghi di aggregazione in modo da diventare veri e propri punti di riferimento per gli abitanti.
I principali risultati attesi a livello scientifico sono: pubblicazioni accademiche; creazione di un archivio audio-video digitale; produzione di materiale audiovisivo; organizzazione di seminari e convegni. Infine, sul piano socioculturale e operativo saranno realizzati: mostre e allestimenti; un catalogo fotografico; un documentario etnografico; laboratori presso le scuole del territorio e corsi di formazione.
Oltre a Umbertide l'Unità di Ricerca dell'Università degli Studi di Perugia oltre a Umbertide avrà come luoghi di ricerca Magione, Montecastello di Vibio e Cantalice (Provincia di Rieti). Il Progetto oltre all'ateneo perugino vede la presenza dell'Università “La Sapienza” di Roma, dell'Università di Torino, dell'Università di Siena e dell'Università degli Studi della Basilicata.