Nella giornata di ieri è iniziatra la bonifica dal pesce siluro nel tratto del campo gara di pesca sportiva, dalla foce del torrente Carpina fino al ponte della ex Tiberina 3 bis. Viene immerso da un barchino un elettrostorditore a basso voltaggio vicino alla riva, nel luogo dove si nascondono le tane di questa tipologia di pesce temuta dalle altre specie. Una volta a galla, i pesci siluro vengono raccolti in una rete a maglie larghe, sotto la direzione del biologo Thomas Busatto. A riva, i pesci vengono raccolti in un vascone e condotti presso una ditta specializzata nello smaltimento. I pesci infatti non vengono reimmessi in acqua in altro luogo, ma distrutti, in quanto considerata specie nociva, dato che distruggono la fauna ittica locale con la loro voracità (ogni giorno ogni pesce siluro mangia pesce pari a un terzo del suo peso). I lavori andranno avanti fino a domani. Sono stati pescati pesci siluro da 30 a 50 chili. La bonifica è stata richiesta dalla Federazione italiana pesca sportiva e attività subacquee (Fipsas) che ha trovato l’appoggio della Regione.
Sul posto erano presenti il presidente di Fipsas Umbria Vanni Giorgioni e il responsabile della sezione tutela del patrimonio ittico e pesca sportiva della regione, Michele Croce. Ieri sono stati catturati 15 i pesci siluro, le operazioni si sono interrotte a causa della pioggia. Si tratta della prima bonifica dai pesci siluro che avviene in Italia in un campo di gara per la pesca. Il presidente regionale Fipsas Vanni Giorgioni: “Contiamo di aprire con la Regione una collaborazione fattiva”.
Il vice presidente della Regione con delega all'Ambiente Roberto Morroni ha risposto all'interrogazione sull'inquinamento del Tevere del consigliere della Lega Daniele Carissimi. “L’Agenzia regionale per la protezione ambientale effettua il monitoraggio delle acque del fiume Tevere continuamente. Inoltre effettua controlli in tale territorio su scarichi di acque reflue urbane e acque reflue industriali”. Come ha evidenziato Morroni “da tali controlli, che si svolgono sia su programmazione annuale che su segnalazione di istituzioni, privati cittadini o comitati, non risultano anomalie ambientali correlabili con quanto segnalato”. L’assessore ha quindi specificato che “le stazioni di monitoraggio situate presso Santa Lucia di Città di Castello e Umbertide, che monitorano con frequenza oraria i principali parametri chimico-fisici delle acque, hanno acquisito dati nel mese di giugno che indicano una situazione di relativa normalità con un andamento dei parametri chimico-fisici conforme al periodo estivo e alle problematiche che storicamente interessano il tratto fluviale di Umbertide nel campo gara di pesca sportiva. Anche i dati raccolti nei primi mesi del 2022, ultimo campione datato 6 giugno, confermano il quadro ambientale descritto e non evidenziano superamenti dei limiti”.
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