Dal 12 novembre al 3 dicembre il Centro per l'arte contemporanea ospiterà "Dei in terra: studio per l'inferno" di Leonella Masella. Abbiamo avuto il piacere di pubblicare la sua intervista su Informazione Locale di ottobre, la riproponiamo in previsione dell'imminente inaugurazione della sua mostra, che sarà domenica 12 novembre alle ore 11:30 presso la Rocca di Umbertide (potrete trovare anche le copie del nostro giornale!).
Leonella Masella è nata a Taranto nel 1942 e ha trascorso l’infanzia e l’adolescenza fra l’Italia e varie località estere in Europa, Asia ed Estremo Oriente.
Una volta conseguita la laurea in scienza politiche, ha lavorato in paesi difficili come Mozambico, Sudan, Cambogia, Angola per conto delle Nazioni Unite riuscendo comunque, durante i suoi soggiorni sia in Italia che all’estero, a frequentare corsi di disegno, pittura e stampa.
Nel 2001, dopo aver superato l’esame finale al corso di Laurea in Arti Visive presso l’Università del Sudafrica, allestisce la sua prima personale homo faber homo sapiens a Palazzo delle esposizioni di Roma. Nel 2003 vince il Premio della Critica al Concorso Internazionale ESPOARTE e nel 2004 allestisce a Torino la sua seconda personale a cui ne seguiranno molte altre (tante anche le mostre collettive), l’ultima delle quali – Bestiario - nel 2023 a Borgo Vittorio a Roma.
Le sue opere, estremamente originali, sono il risultato di una ricerca non solo pittorica ma fatta anche di fotografia, musica, poesia che l’ha portata nel tempo ad “associare l’idea di uno sviluppo tecnologico sfrenato e incontrollato alla degenerazione, sempre più evidente ormai, nella qualità dei rapporti interumani e sociali”. Temi purtroppo sempre attuali che rispecchiano il tempo che stiamo vivendo e che, Leonella Masella proietta nelle sue opere utilizzando spesso anche “materiali aggressivi, ruvidi al tatto, appiccicosi, talvolta maleodoranti, evocando una sensazione profonda di ansia e preoccupazione (...)” per poi sottolineare che “Nel III millennio siamo ancora testimoni di guerre devastanti e condizioni di vita aberranti per troppa gente innocente, per milioni di bambini. A questa idea sono ispirate alcune serie di lavori sulla guerra, l’inquietudine e la devastazione dell’ambiente”.
Dottoressa Masella ben tornata ad Umbertide, questa se non sbaglio, è la terza volta in venti anni che espone nella nostra cittadina, cosa è cambiato nei suoi lavori dal 2002 ad oggi?
"Il tema inquietante della trasformazione in atto a causa dell’inarrestabile sviluppo della tecnologia non è cambiato. Si sono affinate le scelte dei materiali e le tecniche di lavoro mentre quella del collage e della stratificazione si sono rivelate le tecniche a me più congeniali. Ho anche scoperto per caso nuovi materiali come le plastiche di scarto il cui riuso artistico continua ancora, dopo anni, ad affascinarmi. Continuo ad immaginare un misterioso processo di trasformazione in cui i rifiuti urbani si riorganizzano nel sottosuolo, nel corso del tempo trasformandosi in nuove ibride creature animali e antropomorfe".
La mostra si chiama “Dei in terra: studio per l’inferno”, un titolo emblematico per descrivere la situazione attuale o una costante del nostro tempo?
"Ovviamente per inferno non intendo un luogo dell’aldilà ma la realtà disumana del III Millennio in cui vivono intere popolazioni, milioni di bambini, esposti a guerre e distruzione. Lo stiamo vedendo questi giorni con orrore".
Lei afferma che è “alla continua ricerca della bellezza che rinasce e si trasforma rinnovandosi nella speranza che ci at- tendano nuove meraviglie da scoprire” è una visione molto bella, romantica. Quali potrebbero essere, secondo lei, queste nuove meraviglie?
"Sono stata sempre un'irriducibile ottimista, fiduciosa nella straordinaria capacità specifica dell’essere umano di immaginare, di modificare le cose e lo spazio intorno a sé; nel fatto che prima o poi troverà il modo di realizzare il suo sogno. Penso spesso a Leonardo che ha iniziato a studiare il volo degli uccelli più di 500 anni fa. Ci è voluto questo tempo, ma oggi l’Essere Umano è arrivato a volare sulla luna e nello spazio e forse proprio da queste esplorazioni in altre galassie troveremo risposte inaspettate ai nostri problemi. Mi domando sempre però se questa è realtà o illusione".
Nell’attesa di vedere i suoi straordinari lavori, la ringraziamo per il tempo prezioso che ci ha regalato.
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